Un verso questa volta di Leonard Cohen, celebre poeta cantautore canadese reso famoso anche dalle tante versione pop della sua Halleluja. Con queste parole Draghi fu salutato alla fine del suo mandato in Bce. Mi piace che un uomo che sembra un esempio di integerrima professionalità sia consapevole che non è la forma perfetta l'obbiettivo del nostro impegno. Potrei quasi suggerire – alla fine di questa giornata – che lasciare entrare la luce è lo scopo dei nostri giorni. Lasciarla entrare proprio dove non vorremmo, dove preferiremmo che nessuno veda, che nessuno sappia, che nessuno conosca la nostra miseria, le nostre paure, la nostra vigliaccheria, le cadute più umilianti, la vanità e le piccinerie. "Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza". Si dolce Signore, ti abbiamo visto anche oggi affacciarti dalle nostre crepe: perché la porta non te l'avevamo aperta, ma tu non ti sei arreso, ed h...
È un verso di una canzone pop di quest'anno. Mi piace alla fine di questa sera riprendere questo blog e lasciare l'eco di una parola, perché ogni parola vera è sempre l'eco di una Parola altra, di una Parola alta. Seminiamo parole senza sapere che sono lame o carezze o talvolta entrambe le cose insieme. Ogni incontro è ascolto di un volto che è un appello a cercare più in là, più in profondità, più in alto, più al largo... Da quel giorno in cui ci siamo illusi - prendendo la mela sull'albero del Paradiso - che la vita si potesse afferrare, continuiamo a prendere cose e persone pensando che ci diano risposte alla nostra infinita sete d'amore. Ogni incontro è un'altra domanda, e tu Signore questa sera, questa notte, ci chiedi ancora di fidarci di te, e di distendere le mani, il cuore, il pensiero ed i timori. Ora è tempo di abbandonarsi con fiducia alla tua santa e dolce volontà, domani - domani! - sarà il tempo di continuare l'avventura della vita, quella c...
Una ragazza ieri mi ha invitato ad ascoltare "Il senso di ogni cosa" di Fabrizio Moro: così il verso di quest'altra canzone – che ho messo nel titolo – mi è tornato in mente. Già, si può essere persone che come il sale danno sapore ad ogni gesto e parola, anche quelle dette per scherzare, oppure persone che sottraggono senso agli incontri, capaci solo di rubare la gioia degli altri, per invidia o per stupidità, che in fondo sono più simili di quello che sembra. Da quando da adolescente un giorno, leggendo il Vangelo quasi di nascosto, chiuso in camera mia, ho scoperto che quelle parole erano più vere delle colline e del mare, dei milli libri che amavo e dei sogni che altri mi facevano sognare, una cosa è irrimediabilmente sparita: la noia. Non ho più conosciuto un briciolo di noia, lì dove fino alla settimana prima spesso annegavo, in tanti pomeriggi lenti di compiti scolastici, tv e merende. Tutto aveva improvvisamente, incredibilmente, senso. L'allegria come la tri...
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